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Il segmento testuale Il Corriere è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti.
Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 23Entità Multimediali , di cui in selezione 6 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali)


da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 83

Brano: [...]retario del Partito popolare; Giù* seppe Donati, già direttore de « Il Popolo », e Gaetano Salvemini, che varcarono la frontiera rispettivamente il 18.6.1925 e il 4.6.1925, seguiti alla fine dello stesso anno da Piero Gobetti, che morirà alcuni mesi do* po a Parigi. All’inizio del 1926 espatriò Giovanni Amendola, che morirà nell’aprile a Cannes; nel corso del

lo stesso anno espatriarono Carlo Sforza, Alberto Tarchiani (già redattore capo de « Il Corriere della Sera »), lo scrittore Guglielmo Ferrerò, Francesco Luigi Ferrari, gli onorevoli Francesco Frola e Guido Migli oli, la Medaglia d’oro Raffaele Rossetti e Francesco Ciccotti Scozzese.

Il grande esodo

Dopo le leggi eccezionali fasciste, emigrare divenne per molti una necessità, l’unica via di scampo, una ragione di lavoro e di vita; per altri, l’epilogo di una amara sconfitta. Dopo il novembre 1926, secondo alcuni in Italia non ci sarebbe stato più nulla da fare e non restava quindi che andare altrove, alla ricerca della libertà. Alcuni partiti (liberale, cattolico) non accettavano d[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 419

Brano: [...]liaia di ex combattenti, mutilati e invalidi di guerra. Le truppe della guarnigione sfilarono dinanzi agli ex combattenti, ma quando anche i fascisti vollero sfilare a, loro volta, furono accolti dal grido « Abbasso il fascismo! ».

La sera del 31.10.1926, allorché giunse a Cagliari la notizia che a Bologna si era attentato a Mussolini, i fascisti, dopo aver devastato

Io studio dell'avvocato Agius e la

tipografia del giornale cattolico « Il Corriere », organizzarono l'assalto alla casa dell’on. Emilio Lussu. Ma questi si difese coraggiosamente e uccise uno dei fascisti che, spalleggiato dai suoi camerati, stava introducendosi da una finestra nel suo appartamento. Gli altri si diedero a precipitosa fuga. Arrestato e sottoposto a processo, dopo un anno di carcere Lussu fu assolto dai giudici per aver agito in stato di legittima difesa: il caso, unico nel suo genere, se da un lato testimoniò dell’esistenza di magistrati ancora non asserviti al fascismo, dimostrò dall'altro la intrinseca debolezza del regime di fronte ad avversari del presti[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol I (A-C), p. 686

Brano: [...].promesso dalla violenza dei gregari. E, infine, il « Corriere » si faceva sostenitore della lista che aveva come contrassegno il fascio littorio e tra i candidati Mussolini con il celebre motto: « La lista non si commenta: si vota ».

Assai opportunamente, nel settembre del 1921, \'« Avanti! » commentava, a proposito dell’atteggiamento « indignato » assunto dalla grande stampa borghese per l’assassinio del deputato socialista Di Vagno (v.): « Il Corriere della Sera è al suo posto di deviazione deH’opinione pubblica. Commuoversi per l’uccisione di un deputato sì, ma con cautela. E se c’è un cadavere socialista non è male per dare addosso ai socialisti ».

Il punto più alto di questa parabola si ebbe quando i fascisti nell’agosto del 1922 occuparono Palazzo Marino a Milano, sede dell’amministrazione socialista. L’indomani il « Corriere » commentò il fatto affermando che i fascisti si sostituivano all’assenza di uno Stato incapace di irttervenire, anche se, ovviamente, « l’occupazione non è di quegli atti che possiamo approvare ». E di qui il [...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 795

Brano: [...]ta loro una civiltà. [...] Non cediamo ai sentimentalismi. Del resto, non occorre un intuito psicologico freudiano per avvedersi che un Indigeno ama il bianco solo in quanto lo teme o in quanto lo ritiene infinitamente superiore a sé. Niente indulgenze, niente amorazzi. [...] Il bianco comandi ».

Dal 1936 al 1943 fece carriera collaborando ai principali quotidiani dell’epoca (« La Stampa », « Il Messaggero », « La Gazzetta del Popo

lo », « Il Corriere della Sera ») e portando quindi il suo contributo a ingannare la parte meno avveduta sulla realtà delle guerre fasciste. La sua cortigianeria nei confronti di Mussolini resterà famosa:

Nell'articolo Mussolini e noi, pubblicato sulla rivista Meridiani, ecco come Montanelli descrisse i suoi sentimenti verso il duce: « ... Parlarne non ci è facile, tenuti tra l'ansia di piacergli e il dubbio di esserne disprezzati. [...] Ma quando come uomini ci formammo, Lui era già un mito lontano, il secolo gli apparteneva, ed anche noi eravamo roba Sua, tutti. [...] Oggi Egli è diventato l'unico spettator[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 825

Brano: Moretti, Michele

Moravia cominciò a firmarsi su giornali e riviste come Pseudo.

Nel 1941 sposò la scrittrice Elsa Morante, con la quale T8.9.1943 fuggì da Roma per trovare rifugio nella zona di Fondi: esperienza che gli frutterà il romanzo La Ciociara

(1957). Da allora lo scrittore si stabilì a Roma, iniziando a collaborare da posizioni antifasciste a vari giornali (tra cui « L’Espresso » e « Il Corriere della Sera ») e dirigendo, prima con Alberto Carocci e in seguito con Pier Paolo Pasolini, la rivista Nuovi Argomenti.

M.Lu.

Morbello, Rastrellamento di

Comune di circa 1.000 abitanti in provincia di Alessandria, durante la Guerra di liberazione Morbello fu base di operazioni partigiane.

Il 2.2.1945 un Distaccamento della XVI Divisione « Viganò » venne sorpreso e accerchiato sulla riva destra del torrente Visone. Mentre alcuni dei partigiani riuscirono a sfuggire alla morsa, 4 di essi caddero in combattimento: Giacomo Bruzzone e Nicolò Dagnino, entrambi da Pegli (Genova), Pietro R[...]



da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol IV (N-Q), p. 76

Brano: [...]unico risultato, che era poi quello voluto dai gattopardi politici dell'epoca, di svuotarla di qualsiasi contenuto concreto ». La conseguenza di tale procedura era che « la Corte Costituzionale, nata per garantire il rispetto della Costituzione da parte di tutte le leggi dello Stato, non avrebbe mai potuto prendere in esame la legislazione fascista ». (Cfr. Leonetto Amadei, Dalla prima sentenza una vittoria per gli ideali dell’antifascismo, in « Il Corriere della Sera» del 23.4.1981).

Solo nel corso degli anni successivi al 1956 e via via che allo Stato fascista veniva sostituendosi l’odierno Stato industriale, questa situazione potè essere parzialmente modificata, ma per certi aspetti anche peggiorata: per esempio, a partire dal 1974, le « Leggi speciali antiterrorismo » hanno notevolmente ristretto l’area di libertà dei cittadini italiani e la loro personalità giuridica nei confronti del potere statale rispetto alla stessa legislazione fascista.

Osservazioni dello stesso tipo si potrebbero fare sul piano più direttamente economico: nonos[...]


Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine Il Corriere, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili.
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